Situata a Lucera, l’azienda Agricola Paolo Petrilli ha svolto un ruolo pionieristico per il lavoro in biologico in Puglia. Paolo Petrilli è infatti uno dei primi produttori in questa regione, se non addirittura in tutta Italia, ad aver abbracciato questa filosofia, avendo iniziato già nel 1988. La superficie vitata totale si estende su 11 ettari, coltivati principalmente con Nero di Troia. A questa peculiare varietà autoctona si affiancano viti di Sangiovese, Montepulciano, Aglianico e Bombino Nero. La scelta aziendale è stata quella di specializzarsi unicamente su vitigni presenti da tempo sul territorio, rinunciando alla coltivazione di varietà internazionali. Questa scelta, racconta Paolo, non fu condivisa da quasi nessuno all’epoca. «Sembrava che fossi un folle a non piantare Merlot, tutti volevano il Merlot, soltanto una persona appoggiò questa mia filosofia: Gino Veronelli. Ancora oggi sono fiero della mia decisione».
Le vigne, poste su un poggio, circondano l’azienda. L’esposizione è a Sud e i terreni sono prevalentemente calcarei. Onde stimolare la fertilità del suolo, vengono effettuati inerbimenti di piante spontanee. Le rese variano dai 50 ai 90 quintali di uva per ettaro. La cura riposta in ogni bottiglia è enorme e l’attenzione è rivolta unicamente al raggiungimento dell’eccellenza. Qualora i risultati in vigna non dovessero rivelarsi soddisfacenti, si salta l’annata, ovvero non si produce il vino. Per quanto possa sembrare una situazione improbabile, ciò è avvenuto ben cinque volte negli ultimi vent’anni.
I vini di Paolo Petrilli sono espressioni affascinanti e pure di una zona della Puglia meno conosciuta. L’Uva di Troia e le altre varietà autoctone lavorate da questa cantina vengono valorizzate sia da una viticoltura attenta al territorio e all’ambiente, sia dalla grande cura riposta nei processi di vinificazione.
Tra i vini prodotti da Paolo Petrilli segnaliamo Motta del Lupo Rosato, Motta del Lupo Rosso, Motta del Lupo Cacc’e Mmitte di Lucera, Agramante Cacc’e Mmitte di Lucera, Il Guerro.