Piccola realtà nel cuore del grazioso paesino di Morey-St.-Denis, l’azienda Odoul Coquart produce vino da ben quattro generazioni. Dal 2009 è Sébastien Odoul a condurre la cantina e le vigne. Il Domaine si estende su una superficie di circa 9 ettari e copre diverse appellazioni (oltre 20!) tra Morey-St.-Denis, Nuits-St.-Georges, Chambolle-Musigny e Gevrey-Chambertin.
Sébastien, personaggio vulcanico, vanta una formazione di tutto rispetto, avendo lavorato da Dujac, da Mommessin e perfino da Denis Mortet, di cui è peraltro grande amico. L’amore di Sébastien sono le parcelle. Sembrerebbe un’osservazione banale visto che riguarda un produttore della regione che “parcellizza” per antonomasia; tuttavia, da Odoul Coquart il concetto di microvinificazione è quasi esasperato: non c’è un vino composto da più di una parcella ad eccezione del Bourgogne Côte d’Or. Anche i Village sono prodotti a partire da un singolo Lieu-Dit piuttosto che da un altro.
Ovviamente, la gamma di Odoul Coquart non copre soltanto villages, ma vanta alcune vigne premier cru, come il peculiare Clos de la Riotte. Questa parcella, situata praticamente nel centro del paese di Morey-St.-Denis è di proprietà del piccolo comune della Côte de Nuits, tuttavia, siccome il domaine Odoul Coquart era il più piccolo della zona, venne affittata alla famiglia Odoul, che ancora oggi vi produce uno dei suoi vini più iconici, appunto il Morey-St.-Denis 1er Cru Clos de la Riotte.
Il lavoro di Odoul Coquart è di impronta tradizionale. In vigna si applicano i dettami della lutte raisonée, limitando al minimo indispensabile i trattamenti. La vendemmia è manuale e i grappoli vengono interamente diraspati. L’affinamento dei vini avviene su un arco di tempo indicativo di 15 mesi in pièces (le “barriques” borgognone da 228L). A seconda dell’appellazione cambia la percentuale di legno nuovo impiegato, da praticamente nulla per il Bourgogne Côte d’Or, fino al 50-90% per quanto concerne i Grand Crus.
I vini di Odoul Coquart si contraddistinguono per la loro intensità, per il gioco sottile e magistrale tra un frutto roboante, marcate note speziate e una freschezza che li rende squisitamente gastronomici e mai banali.