Un personaggio vulcanico ed entusiasta del proprio lavoro, Olek Bondonio è il deus ex machina di Cascina Berchialla, nel cuore del Barbaresco. La cantina ha origine nel 1800. Il nonno di Olek lavorava i vigneti circostanti la cantina e conferiva le uve a uno dei produttori più celebri della zona, Gaja. Non a caso, infatti, il cru più importante de la Berchialla si chiama Roncagliette, un’enclave fieramente indipendente tra i filari del Sorì Tildin di Angelo Gaja.
La storia della cantina sotto l’egida di Olek ha invece origini più recenti. Dopo essersi laureato in Agraria ed Enologia a Torino nel 1999, parte per lavorare in svariate cantine sparse nelle regioni vitivinicole più importanti del globo. Nel frattempo, coltiva anche la propria innata passione per lo skateboard, lo snowboard e il surf. Nel 2005, dopo che Olek è rientrato a Barbaresco e ha iniziato a occuparsi dei 2 ettari della cantina ereditati dal nonno, esce la prima bottiglia di Cascina Berchialla.
Oggi gli ettari sono 4, perché ai 2 originari ne sono stati aggiunti altri 2 in affitto ad Altavilla e a Neive. Per quanto concerne la filosofia produttiva, Olek stesso dichiara: «coltivo direttamente i vigneti per ottenere esattamente le uve che mi servono e curo personalmente ogni fase della produzione, perché ho imparato che la qualità è un percorso che ha tappe obbligate e non ammette scorciatoie. Anche in cantina limito al massimo gli interventi 'tecnologici' e privilegio i metodi tradizionali di vinificazione. Le piccole quantità di vino che ottengo vogliono rivolgersi a un pubblico che sa apprezzare questo sforzo e ama il vino con la personalità inconfondibile del territorio in cui nasce».
La cantina produce due Cru di Barbaresco, Roncagliette e Starderi, una Barbera, un Dolcetto, un Langhe Nebbiolo e il rosso Giulietta, vino particolare in quanto a base Pelaverga, un vitigno originario di Verduno e, probabilmente con quest’unica eccezione, coltivato soltanto lì.