Da cinque generazioni la famiglia Fenocchio vive e lavora nel cuore della zona del Barolo. Dopo la prematura scomparsa del padre nel 1989, Claudio Fenocchio ha iniziato a condurre l’azienda di Monforte d’Alba. «I primi anni sono stati i più difficili, mi sono trovato inaspettatamente a dover prendere ogni decisione in cantina e in vigna. Con il vino hai una sola possibilità all’anno per produrre qualcosa di buono, se sbagli devi aspettare l’anno dopo» racconta Claudio.
La prima etichetta è stata prodotta nel 1947 e sin da allora, lo stile di produzione della cantina è rimasto tradizionale in tutto e per tutto: macerazioni prolungate, botti grandi e vitigni rigorosamente autoctoni. «Quello che ha dato coerenza e plasmato la nostra azienda per generazioni è il rispetto per il lavoro dei nostri antenati e la volontà di continuare questa tradizione» dichiara fieramente Claudio Fenocchio.
Negli anni la cantina è cresciuta, passando dai 6-7 ettari del 1989 ai circa 14 attuali, tra cui si annoverano alcuni tra i cru più prestigiosi della denominazione, come Bussia (quella che il padre di Claudio definiva: “il cuore del Barolo”), Villero, Castellero e Cannubi. La produzione si arricchisce anche di altri vitigni tipici delle Langhe, come la Barbera, la Freisa, il Dolcetto, come pure un Arneis dal vicino Roero.
Pur non essendo certificata come azienda biologica, la cantina lavora con grande rispetto della natura. «Nella mia vigna si possono trovare diverse erbe, non usiamo diserbanti, né concimi chimici. Tutto viene da sé, come una volta».